Sant'Efisio e il Goccius dei Fanti della "Sassari"

Il Reggimento "Sassari" e sant'Efisio sono indissolubilmente legati dalle armi e dalla storia: il Santo era un soldato prima di convertirsi; la 151° dal 2011 conserva le sue reliquie. Oltre a trasportare per brevi tratti della Processione la statua e ad aver scritto in suo onore una giaculatoria...

C'è anche un po' di profano, per carità, ma a sorreggere l'impegno dei militari del 151esimo Reggimento Fanteria "Sassari" nei confronti di Efisio, c’è la profonda fede nel Santo della Sardegna, una fede che parla di una protezione forte, la "sua" protezione, ai militari che portano la bandiera dei "quattro mori" in molte delle aree calde del mondo. L'immagine del "Santo Guerriero" ha seguito i militari nella missione internazionale Isaf in Afghanistan dal settembre 2011 all'aprile 2012, "confermandosi un Protettore straordinario".

Loro i militari del 151°, e solo loro, fanno uscire la statua dalla chiesa del quartiere Stampace di Cagliari prima dell'avvio della grande processione dello Scioglimento, "consegnandola" all'Arciconfraternita per tutto quello che riguarderà le manifestazioni in suo onore, dando il via ai festeggiamenti del maggio. E sempre loro hanno scritto un Goccius a lode del Santo, che dice in una delle tante strofe: "Sa devota cavalleria; si acclamada protettori; chi siais intercessori; Luxi santa e segura via; Pregheis Deus e Maria; Po su celesti riposu".

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