È stata come sempre una processione di grande partecipazione popolare quella che ha festeggiato, lo scorso quindici gennaio, il "compleanno" di Sant'Efisio, il martire della fede. Una cerimonia ben diversa da quella sfarzosa di maggio, quando è l'intera Isola ad essere coinvolta: centinaia e centinaia di fedeli, nella sera si sono ritrovati a seguire il Simulacro del Santo tra le vie illuminate di Cagliari, di Stampace, per essere più precisi. Un corteo quasi silenzioso, di sicuro intimo con una forte impronta religiosa, che si fa dietro alla statua preposta a questa cerimonia, opera dell'artista Giuseppe Antonio Lonis.

La cerimonia del "dies natalis", della memoria liturgica del Santo, è iniziata al mattino con le prime messe in chiesa ma ha avuto il suo epilogo alle diciotto in punto, quando i Confratelli iniziano la vestizione del Simulacro, pubblicamente, nella navata centrale. Subito dopo la processione, che si è snodata verso Via Santa Restituta per arrivare sino al Largo Carlo Felice e Via Crispi e così a raggiungere di nuovo Via Sant'Efisio per rientrare nel tempio.