Si fa presto a dire pellegrinaggio

Oggi la Processione, e Festa, di Sant'Efisio, dal Primo al quattro Maggio e da Cagliari a Nora (Pula) e ritorno, è minuziosamente organizzata e istituzionalizzata. Ma nel corso dei secoli molte sono state le volte che, causa di forza maggiore, si è dovuto "improvvisare"...

La devozione del Pellegrinaggio, che oggi sembra così precisa e codificata, ha visto negli anni, nei secoli, molte variazioni, per fronteggiare situazioni impreviste. C'è stato anche il periodo nel quale, insieme al cocchio, partivano anche le guardie, per contrastare i malviventi, che non avrebbero avuto alcun rispetto per il Santo di Cagliari. Nemmeno la data è stata sempre rispettata alla lettera ed i registri raccontano che una volta si arrivò a giugno prima di partire, a cause di presunte malattie. In un altro periodo la partenza fu posticipata di sette giorni. E c'è stato pure la volta che il corteo non vide la presenza di cavalli e tutti seguirono il Santo a piedi, Miliziani ed anche la Guardania. Variazioni al tragitto vi furono quando il Santo, anziché prendere la strada di Scaffa, venne portato a Capoterra ed altri paesini lì intorno: il ricordo di questa variazione del percorso è ancora raccontato al punto che periodicamente viene avanzata la richiesta di cambiare in maniera definitiva il tragitto per far godere un maggior numero di persone e comunità della vicinanza del Simulacro del Santo.

Passata la Guerra Mondiale, la prima, i reduci si assunsero l'onere di portare a spalla la statua per tutto il tragitto dello Scioglimento, facendo a meno, quella volta delle forme classiche dei costumi tradizionali.

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