Ogni anno, dal 1° al 4 maggio, i fedeli sardi accompagnano Sant’Efisio lungo un emozionante pellegrinaggio che rievoca il tragitto del Santo dal carcere al martirio, fino al ritorno nella sua chiesa a Cagliari. Una cerimonia che intreccia riti civili e religiosi, coinvolgendo comunità locali, istituzioni e visitatori provenienti da tutta l’isola.
La mattina del 1° maggio si apre con i preparativi: Su Carradori adorna i buoi destinati a trainare il cocchio di gala, decorandoli con fiori e campanelli. Segue la cerimonia della "Messa dell'Alter Nos", celebrata nella chiesa di Sant’Efisio dopo che il Terzo Guardiano e la Guardianìa si recano al Palazzo Civico per incontrare l'Alter Nos, rappresentante del sindaco di Cagliari.
Completati i rituali di investitura, l’Alter Nos, i Guardiani e i Mazzieri accompagnano il simulacro del Santo dal Municipio alla chiesa, pronti per l'inizio della solenne processione. I Cavalieri del Campidano, su cavalli decorati con coccarde e rosette, aprono il corteo, seguiti dai Miliziani armati di archibugi e sciabole e dal corpo della Guardianìa in frac e cilindro. Il cocchio di gala, preceduto da confratelli dell'Arciconfraternita del Gonfalone e accompagnato da canti religiosi e dal suono delle tradizionali launeddas, raggiunge il Municipio in via Roma tra petali profumati, in un rituale noto come s'arramadura.
Il pellegrinaggio prosegue con l'omaggio al Villaggio dei Pescatori e una tappa alla chiesetta di Giorgino, dove avviene il cambio degli abiti della statua. Salito su un più semplice "cocchio di campagna", Sant'Efisio riprende il viaggio verso Maddalena Spiaggia e Su Loi, dove viene celebrata una Messa. La sera si raggiunge la Cappella della Villa d'Orri, dove viene officiata una benedizione, e infine Sarroch, con sosta notturna nella chiesa di Santa Vittoria.
Il 2 maggio, la processione tocca Villa San Pietro, con una sosta speciale presso Villa Atzori, per poi arrivare a Pula. Qui, dopo una Messa solenne nella chiesa di San Giovanni Battista, l'Alter Nos cede simbolicamente la responsabilità del rito al Sindaco. Dopo ulteriori tappe commemorative, la statua giunge a Nora, dove viene custodita in una nicchia.
La giornata del 3 maggio è interamente dedicata al ricordo del Martire, con messe e funzioni. Al tramonto si svolge una toccante processione litoranea, durante la quale il Santo viene trasportato a spalla nei luoghi del suo martirio, rinnovando un legame secolare con la comunità.
Il 4 maggio, la statua rientra a Cagliari, percorrendo a ritroso il tragitto fino alla Chiesa di Stampace, dove entro la mezzanotte si celebra il solenne Rito dello scioglimento del Voto, simbolo di riconoscenza e devozione perpetua del popolo sardo verso il suo Santo.
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