La Chiesa di Sant'Efisio di Pula

Austero e severo, l'edificio religioso rispecchia il momento della vita, e della morte, del Santo. È meta di tantissimi pellegrini.

È qui che ha subito il martirio, in una piccola stanza, chiusa, ancora oggi conservata: il Patrono dell'arcidiocesi di Cagliari parla alla chiesa di Sant'Efisio di Pula (Costa Sud Sardegna), nel complesso archeologico di Nora, perché è qui che è stato sepolto, subito dopo il martirio, subito dopo la sua professione di fede per la chiesa cristiana. Per questo Pula, e la sua chiesa, sono il punto terminale della processione di Sant'Efisio, quella di maggio, dove si scioglie il voto, di gratitudine e fedeltà della comunità nei riguardi del Santo. Ed è qui che il parroco aspetta il variegato corteo in arrivo da Cagliari, con i tutti i simbolismi, della fede, della superstizione e dell'amore verso Sant'Efisio. Che ha avuto un'esistenza tragica da vivo e tormentata da morto: i pisani, che comandavano questa parte di Tirreno, se ne appropriarono delle spoglie, nei primi anni del secondo Millennio. Rimasero in terra toscana per ben otto secoli prima di ritornare a Cagliari, depositati in una cappella guardata a vista dai soldati della Brigata "Sassari".

Se è stata travagliata la vita del Santo, lo è stata anche quella della sua chiesa, che porta il suo nome, che ha visto un continuo rimescolamento della struttura, partendo, appunto, dai tempi del Martirio, per poi essere modificata in forme sempre diverse, con influssi addirittura franco-iberici, forse gli unici in Italia, La grande fede nel Santo l'hanno resa, da sempre, meta di pellegrinaggi. La chiesa di Sant'Efisio di Pula guarda la spiaggia, guarda il mare, da dove era giunto Efisio, da Antiochia, dall'Asia Minore, il Santo che per ben due volte è entrato nella storia dell’immaginario della Sardegna in generale e di Cagliari in particolare.

La sua linea architettonica è severa, conseguenza anche del luogo, tragico e penitenziale, fatto con blocchi di pietra arenaria insieme ad altri di calcare, tutti provenienti dagli scavi di Nora, adiacente alla chiesa, una "cava" facile e a buon mercato. Quasi inesistenti gli ornamenti esterni, perché per conoscere la chiesa di Sant'Efisio di Pula non v'è bisogno di orpelli di alcun genere: la fede e la sua presenza nel cuore dei sardi, basta ed avanza.


Nella foto: facciata della chiesa di Sant'Efisio sulla spiaggia di Nora (Pula, Cagliari, Costa Sud-Ovest della Sardegna).

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