Sant’Efisio è di casa anche a Pisa

il culto di sant’efisio è forte a pisa tanto quanto in sardegna. Il duomo toscano, che ospitò per secoli le sue spoglie, contiene un altare a lui dedicato mentre nel cimitero monumentale sono presenti affreschi trecenteschi di spinello aretino

Sant’Efisio è di casa anche a Pisa

Sant’Efisio, martirizzato a Nora nel IV secolo, è uno dei santi più venerati di Sardegna. Il suo culto però non è limitato all’isola ma è ben saldo anche sul continente, in particolare a Pisa. La città toscana ha custodito le spoglie del santo guerriero per secoli in duomo, prima di restituirle a Cagliari nel 1886 con una solenne cerimonia. Non si pensi che Pisa le avesse trafugate per avidità: il trasferimento era dettato dalla volontà di mettere al sicuro la reliquia dalle incursioni piratesche.


Le spoglie di Efisio venivano esibite ogni domenica in Albis e ancora oggi viene festeggiato ogni 13 novembre; assieme a Potito, è stato nominato titolare dell’arcivescovado di Pisa. Il duomo della città sull’Arno ospita un altare, consacrato da papa Callisto II nel 1119, dedicato ai due santi con due statuette di Battista Lorenzi che li raffigurano. Nel cimitero monumentale di Pisa ci sono invece affreschi dedicati ad Efisio, opere di Spinello Aretino risalenti al 1392.


Efisio nacque vicino Antiochia nel 250 d.C. da madre pagana e padre cristiano. Divenuto orfano molto presto, si arruolò nelle milizie imperiali e si trovò a uccidere i cristiani durante le persecuzioni di Diocleziano. Mentre si trovava in Italia, una notte vide una croce splendente in cielo e udì la voce di Cristo che lo rimproverava per la sua condotta. Convertitosi, si fece battezzare a Gaeta e iniziò ad annunciare il Vangelo in Sardegna. Imprigionato e condannato a morte, fu martirizzato a Nora il 15 gennaio 303.

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