Addio Giro d'Italia 100

Con la tappa Tortolì-Cagliari del 7 maggio il Giro d'Italia 2017 ha dato l'addio alla Sardegna. Tra organizzazione perfetta, paesaggi e paesi spettacolari e ali di folla.

Il Giro d'Italia 100 se n'è andato via, veloce, silenzioso, trovando loco nell'altra isola italiana, la Sicilia. Ma dalla Sardegna se ne è andato dopo tre giorni intensi, che hanno lasciato scolpito negli occhi degli appassionati che l'hanno seguito, e sono stati milioni, paesaggi e bellezze sconosciute. Quasi quasi il mare ha fatto meno effetto: la sua proverbiale bellezza è conosciuta e il ripercorrere alcuni dei tratti più belli della costa settentrionale dell'Isola è stato solo un vedere cartoline che riproponevano paesaggi degni delle spiagge esotiche, quelle più nominate ma che si trovano direttamente in Italia, in Sardegna.

Quello che è stato bello nella tappa di Tortolì, la Tortolì-Cagliari di domenica 7 maggio 2017, soprattutto, è stata la montagna, attraversata dalla carovana in mezzo a una strada che sembrava divertirsi a obbligare i corridori a "pieghe" forsennate, descrivendo quello che gli specialisti indicano come una discesa tecnica, mai vista, in mezzo a boschi secolari, in mezzo a paesi, dove gli abitanti, tutti gli abitanti, erano sull'uscio a veder passare questi grandi atleti in lizza per la maglia rosa, in lizza per il Gran Premio della Montagna, in lizza per vincere la tappa.
L'organizzazione della tre giorni sarda è stata impeccabile, come l'arrivo sul vialone di Cagliari, dopo la "discesa" da Tortolì sino al capoluogo.

La flotta delle ammiraglie, le centinaia di Tir, del Giro d'Italia 100 sono ormai sbarcati in Sicilia. In tanti, corridori, tecnici, organizzatori, si sono però voltati quando il traghetto prendeva il largo: la Sardegna è rimasta nei loro occhi e nel loro cuore. E non solo a loro.

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