Il 25 e 26 marzo 2017 apre l'Episcopio di Cagliari

Anche Cagliari aderisce alle Giornate FAI di Primavera 2017, aprendo il palazzo dell'Episcopio, perla di arte, storia e fede.

Anche per questo 2017 la Sardegna partecipa all’iniziativa del FAI inerente alle Giornate di Primavera, consentendo la visita dell’Episcopio di Cagliari. La visita del sabato è possibile effettuarla dalle 15 alle 20 mentre quella di domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 20 con un contributo minimo suggerito a partire da 3 euro; il FAI segnala la possibilità di modificare l’orario di chiusura a seconda dell’affluenza dei visitatori che, se di una certa entità, potrebbe significare una sospensione dell’ingresso.

La storia narra che la Giudicessa Benedetta di Massa, nel 1217 concesse ai Pisani di sistemarsi su quello che attualmente è il colle di Castello. Dopo la distruzione di Santa Igia, capitale del Giudicato di Cagliari, avvenuta nel 1257 e l’ovvio trasferimento all’interno delle mura del colle di tutti i potei civili e religiosi, venne edificato il nuovo Episcopio il cui impianto è contiguo di quello di Palazzo Viceregio ed è lo stesso della prima costruzione della Cattedrale. L’edificio ha visto diversi rifacimenti nel corso dei secoli di cui l’ultimo restauro è ad opera di Ubaldo Badas.

La possibilità di partecipare alle visite di luoghi normalmente chiusi al pubblico lo si deve al FAI che intende valorizzare monumenti e spazi di alto valore storico e culturale che meritano di essere conosciuti dal grande pubblico. Questa opera di sensibilizzazione dei tesori presenti nel nostro Paese è così preziosa che questa edizione delle giornate di primavera del FAI è la venticinquesima e che, fino all’ultima manifestazione svolta, ha visto la presenza di oltre nove milioni di persone che hanno oggettivamente dimostrato la valenza di questa iniziativa. Il FAI, che si basa sull’operato dei suoi volontari, cerca di imprimere una cultura attraverso una campagna di appuntamenti tendenti a far conoscere dei capolavori artistici e storici spesso dimenticati. 

L’esempio sardo dell’Episcopio di Cagliari è sintomatico per significare che in ogni città e cittadina italiana sono presenti dei tesori d’arte sconosciuti ai più che il FAI vuole riportare agli antichi splendori perché patrimonio della nostra storia e del nostro passato.

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