Sant’Efisio a Stampace: tra devozione e spettacolo popolare

La storica processione tra fede e folclore che anima il quartiere cagliaritano ogni anno a maggio

Sant’Efisio a Stampace: tra devozione e spettacolo popolare

Ogni anno a maggio, il quartiere storico di Stampace, nel cuore di Cagliari, si trasforma in un palcoscenico di fede e tradizione per la festa di Sant’Efisio. La solenne processione, che si ripete da quasi quattro secoli, è un evento che attira migliaia di fedeli e turisti. Durante questa celebrazione, le strade si riempiono di carri tipici chiamati "traccas", decorati con fiori e frutta, e del cocchio del santo, trainato da due buoi le cui corna sono adornate da corone di fiori. Le confraternite locali accompagnano il corteo con canti devozionali, creando un’atmosfera suggestiva e unica.

Un evento che unisce sacro e profano

Il fascino della festa di Sant’Efisio risiede nella sua capacità di combinare elementi religiosi e folcloristici. I vicoli di Stampace si riempiono di gente e colori, mentre il suono dei canti devozionali risuona tra le antiche mura del quartiere. Camminare tra queste strade significa fare un vero e proprio tuffo nella storia e nelle tradizioni di Cagliari. Il quartiere, uno dei quattro storici della città, rappresenta una testimonianza vivente dell’anima autentica del capoluogo sardo.

Il fascino di Stampace tra storia e modernità

Stampace non è solo il fulcro della celebrazione di Sant’Efisio, ma anche un luogo dove il passato e il presente si incontrano in un’armonia affascinante. Passeggiando per le sue vie, è possibile ammirare i balconi fioriti e le chiese barocche, così come le botteghe artigiane del ferro e del legno, che raccontano storie di mestieri antichi e tradizioni tramandate di generazione in generazione. Questo quartiere rappresenta un contrasto affascinante con le vicine vie moderne della città, come Piazza Yenne, Corso Vittorio Emanuele II e Via Manno, che pullulano di negozi e locali alla moda.

Una festa che attraversa i secoli

La processione di Sant’Efisio ha radici profonde che risalgono al 1656, quando la città di Cagliari, colpita dalla peste, invocò l’intercessione del santo per ottenere la protezione divina. Da allora, ogni anno il 1° maggio, il simulacro del santo viene portato dalla chiesa di Stampace fino a Nora, attraversando numerosi paesi della provincia in un pellegrinaggio lungo circa 65 chilometri. La devozione dei fedeli si manifesta in ogni gesto, dalle preghiere ai doni offerti lungo il cammino, in un rito che si è trasformato in uno degli eventi religiosi e culturali più importanti della Sardegna.

Immersione nei dettagli del quartiere

Per chi visita Stampace durante la festa, è impossibile non restare incantati dai dettagli che rendono unico questo quartiere. Le sue strade strette e tortuose, le facciate colorate delle case, i balconi pieni di fiori e i profumi che si diffondono dalle botteghe artigiane creano un’atmosfera intima e accogliente. Oltre alla festa di Sant’Efisio, il quartiere offre una ricca storia tutta da scoprire, con i suoi antichi edifici, le chiese barocche e le rovine romane che emergono qua e là.

Un’esperienza tra fede e folklore

Partecipare alla festa di Sant’Efisio significa immergersi in un’esperienza autentica e coinvolgente. Il suono delle launeddas, i costumi tradizionali e i canti religiosi creano un’atmosfera unica, capace di toccare le corde più profonde dell’anima. Per i cagliaritani, Sant’Efisio non è solo un santo protettore, ma anche un simbolo di appartenenza e di identità culturale. Ogni anno, la processione rinnova il legame tra la comunità e il suo passato, in un rito che continua a emozionare e a stupire chiunque vi partecipi.

Commenta l'articolo (0)

Per commentare l'articolo devi effettuare l'accesso