Lunedì di Pasqua insieme a Sant'Efisio

Oltre al "Giro delle Sette Chiese" nel Giovedì precedente la Pasqua, la statua di Sant'Efisio viene portata in Processione anche a Pasquetta. Ricordando l'aiuto del Santo contro l'attacco francese del 1793.

Ma ci sarà a breve un'altra occasione in cui l'Arciconfraternita del Gonfalone si metterà in evidenza: la Settimana Santa. Spetta ad essa l'organizzazione dei riti del Giovedì Santo, della processione votiva che era stata soppressa, chissà perché per molto decenni e poi riportata, come si conviene all'attenzione che merita.

Importante, importantissima anche l'altra processione, quella della Pasquetta, quando la città di svuota e rimangono solo i fedeli di Sant'Efisio: per sciogliere un voto il Simulacro esce dalla chiesa di Stampace per essere portato in Cattedrale e, dopo una messa, collocato di nuovo nel suo piedistallo d'onore. Tutto questo si svolge di primo mattino, come dice qualcuno col profumo di caffè nell'aria.

È il ricordo della dispersione della flotta francese nel 1793 quando i bombardamenti sembrava dovessero distruggere l’intera città: solo Sant'Efisio, secondo i credenti, poté intervenire e far allontanare la squadra navale, tramite una impossibile bufera di libeccio. Da allora ogni giorno dopo Pasqua, sempre, la devozione dei cagliaritani ritorna prepotente. Da notare che la statua che viene portata in processione non è quella ufficiale, quella del Primo Maggio, ma quella dello scultore Giuseppe Antonio Lonis.

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