Ora c'è anche la legge, regionale, per preservare il rito, la processione dello scioglimento del voto di Sant'Efisio: la volontà fa parte della "preservazione e protezione della diversità culturale, della biodiversità e del contesto culturale, artistico, artistico-religiose, storico, ambientale, naturale e paesaggistico dell'area interessata dal Rito, con particolare attenzione per i territori attraversati dal percorso processionale del Santo in occasione della Festa del 1-4 maggio, secondo le Convenzioni Unesco" come recitano gli atti ufficiali. Vi hanno aderito i Comuni di Cagliari, Pula, Villa San Pietro, Capoterra e Sarroch, i territori dove nel maggio il simulacro si sposta verso il luogo del Martirio e ritorno. Ma daranno il loro supporto soggetti importanti come l'Arcivescovado, la Diocesi di Cagliari, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna e la Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico.
L'impegno è quello di rendere fruibile per l'intero anno tutti i luoghi religiosi e non interessati dal Cammino del Simulacro del Santo. Un Cammino vero e proprio in guisa di altri come la Via Francigena o in Spagna il Camino di Santiago, che segnano la vita dei fedeli ed il loro porsi nella devozione di Sant'Efisio, il santo della Sardegna.
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