Il Programma Religioso 2016 della Festa di Sant'Efisio

La Processione di Sant'Efisio 2016 si avvicina a grandi passi ed in questo articolo vi illustreremo le celebrazioni di fede e devozione dal Primo al quattro Maggio.

L'odore della primavera ha anche portato il programma religioso dettagliato della Festa, della celebrazione dello Scioglimento del voto a Sant'Efisio. Tutto si avvia il primo maggio, alle sette ed un quarto, con la celebrazione della messa mattutina. Poi tutto un susseguirsi di funzioni religiose sino alle dieci, quando muovono le traccas e, due ore dopo, il simulacro del Santo, tutto bardato a festa. E via, verso Capoterra e Su Loi, verso Villa d'Orri, per la celebrazione eucaristica nella cappella di proprietà dei Marchesi di Villahermosa per una sosta densa di significati e ricordi. La benedizione e la partenza per Sarroch è il momento successivo ed è quello il luogo in cui il Santo trascorre la notte nella "sua" chiesa.

Il due maggio 2016, alle otto, processione, messa e partenza per Pula: le autorità municipali, l'Arciconfraternita ed i fedeli attendono il Santo per partecipare alla processione lungo il paese. Un pranzo propiziatorio, seguirà la Santa Messa, che si ripeterà alle diciotto, prima della partenza del simulacro per la successiva tappa, verso Nora. La sosta davanti al cimitero vuole ricordare tutti i defunti. Una successiva benedizione vi sarà nella chiesa di San Raimondo. Il Simulacro sosterà vicino al comando della Marina Militare, dove per onorarlo sarà eseguito l'ammainabandiera. Ma ormai la strada di Nora è aperta e l'aspetta la celebrazione di un'altra messa.

Il tre maggio sono previste una serie di Messe, all'aperto, sino alle undici, celebrate dall'ordinario diocesano. Alle sei e mezza si terrà una processione con il simulacro lungo il percorso che porta agli scavi di Nora per poi rientrare alla spiaggia. Santa Messa e partenza per Pula.

Il quattro maggio, il programma religioso della Festa di Sant'Efisio 2016 volge alla fine, con il ritorno verso Cagliari. Alle venti il Simulacro rientra in città a bordo del suo cocchio. Nella chiesetta di Stampace, rito religioso in latino e "goccius" in onore del Santo.

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