Il pendente di Maria Teresa d'Austria

Uno dei gioielli fatti indossare alla statua di Sant'Efisio durante il rito della vestizione, e che poi porterà durante la Processione, è il "Pendantif", una catena con croce in oro giallo dono di Maria Teresa d'Austria.

Uno dei momenti più importanti della cerimonia della vestizione del Simulacro di Sant'Efisio è la scelta degli orpelli preziosi da indossare, che hanno per solito valore inestimabile sia da un punto di vista religioso che venale. Tra quelli più appariscenti, una catena con una croce in oro giallo, le "Pendantif", come viene chiamata, un pendente, dono di Maria Teresa d'Austria, arciduchessa regnante d'Austria ma anche di tante altre terre come l'Ungheria, la Boemia, la Croazia, la Slavonia e altro ancora.

Era così devota a sant'Efisio, del quale aveva conosciuto il trasporto con cui veniva venerato, da non potersi esimere da un regalo molto bello. Non è nemmeno ben chiaro se tutto questo fosse stato relativo ad una grazia richiesta o ricevuta oppure ad una forma politica di "Captatio benevolentiae". Fatto sta che il pendente anche oggi, nel Terzo Millennio, Maria Teresa d'Austria visse sino a tre secoli fa, è ancora molto apprezzato, segno che il dono ha centrato, eccome, il segno. 

Il "tesoro" di Sant'Efisio è, per la sua importanza, custodito in una banca cagliaritana, dal cui caveau viene prelevato dal Presidente e dal Tesoriere della Arciconfraternita, immancabilmente il 30 di aprile, con un rituale immutabile.

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