Due città e un Santo: Cagliari e Pisa

Cosa accomunano, oltre al passato marinaro e alla storia, Cagliari e Pisa? Sant'Efisio e le sue spoglie, conservate dalla diocesi della città toscana fino al 2011 e poi consegnate al 151° Reggimento Fanteria "Sassari".

Si è concretizzato anche un gemellaggio nel nome di Sant'Efisio: Pisa e Cagliari si sono scambiati i segni della fratellanza proprio perché entrambi segnate dalla vita e dalla morte del Grande Martire. Le vicende sono state davvero molto intrecciate perché i Pisani, al massimo della loro espansione militare, si appropriarono delle spoglie mortali del Santo per custodirle per secoli.

La città della Torre Pendente era oggetto negli anni di tantissimi pellegrinaggi di quei fedeli che al Rito dello Scioglimento volevano aggiungere anche le preghiere sulla sua tomba, dove erano custoditi i poveri resti. E così dal secolo IX quando la razzia avvenne e sino al 2011 l'urna di Sant'Efisio venne custodita in Arcidiocesi. Da lì partirono per essere riconsegnate al 151° reggimento di fanteria della Brigata Sassari. Non è ben chiaro perché tale operazione non sia avvenuta tra diocesi e diocesi mettendo di mezzo anche i militari. L'unica spiegazione che anche Sant'Efisio era un soldato. Ma tant'è.

Comunque il rapporto storico, sociale ed anche di fede, tra le due città marinare, ora Pisa lo è decisamente di meno, è stato intessuto negli anni sino a quando i due municipi hanno dato il via alle azioni di gemellaggio.

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