La corona d'oro creata per la statua di Sant'Efisio mette anche in risalto la capacità artigianale degli artisti orafi dell'isola, che nei secoli hanno dato via via acquisito una peculiarità, la "filigrana sarda". La caratteristica lavorazione non trova riscontro in nessuna parte del Mediterraneo ed è principalmente il frutto delle mutevoli azioni politiche dell'Europa e dei tanti regni che hanno avuto a che fare con la Sardegna: Spagnoli, Aragonesi, Piemontesi ma anche artigiani tedeschi, liguri, napoletani, siciliani, che hanno lavorato nelle botteghe delle grandi cittadine sarde. Il crogiolo di questi gusti, tendenze e sentimenti artistici hanno avuto un influsso particolare sulle manifatture di pregio.

Gli studi in proposito, hanno preso in considerazione sia i monili di prestigio delle famiglie nobiliari che quelli del ceto meno abbiente: in ogni caso s’è riscontrato e si riscontra tuttora, una capacità interpretativa delle sensazioni isolane davvero inaspettata. Al punto che le istituzioni stanno pensando di inserire le "filigrane sarde" nell'elenco delle opere meritevoli a pieno titolo del riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta in quanto "eccellenza artigiana".