Sant'Efis sballiau: una statua da amare

Sant'Efisio ha ben 3 statue a lui dedicate. La più antica è quella "sbagliata": Sant'Efis sballiau. Scultore anonimo di origine bizantina, l'errore riguarda gli oggetti e i segni delle mani. È conservata all'interno della chiesa dedicata al Santo nel quartiere Stampace di Cagliari.

È la statua più antica ma quella che viene meno "vista" durante i festeggiamenti del Santo Patrono: è la Sant'Efis sballiau, un aggettivo che sembra quasi una irriverenza ma solo riprende la situazione di fatto. La statua "sbagliata" lo è davvero: lo scultore ha fatto confusione tra le due mani sia quella con la palma, che tradizionalmente nella storia della Chiesa significa martirio, in guisa a quello di Gesù, e l'altra con la croce incisa sul palmo, segno della fedeltà estrema alla chiesa cattolica. Un errore, allora, dello scultore di anonima provenienza, anche se di sicuro si sa che era bizantino per i tanti "segni" che ha lasciato sulla statua, a cominciare dai sandali, tipici dell'epoca. Oggetto di attenzione anche l'ovale, il volto, che è contornato da baffi in foggia di mustacchi ed una provocante "mosca” sul mento.

Anche se qualche azione di restauro ha tentato di rimettere le cose a posto, il popolo dei fedeli, con grande pragmatismo, l'ha immediatamente battezzata nella tradizione come quella sbagliata, meno vista, meno bella ma più antica delle altre due che compongono il "trittico" del Santo e che vengono usate secondo un rituale ben preciso. Caratteristiche che non l'hanno fatta allontanare dalla fede ed anche oggi è oggetto di preghiere e devozioni. Un'attenzione figlia anche dello "sbaglio", perché sembra la "parente povera" delle altre due, lasciando con scarsa frequenza la sua cappella della chiesa di Cagliari e mai nella processione.

Il suo giubbino azzurro che sovrasta una tunica di colore scuro, le donano una leggiadria, l'abbelliscono, e mantiene, va detto, nel suo insieme quasi un contegno dimesso, con lo sguardo perso nel vuoto. Gli stessi baffi non sono quelli orgogliosi della statua che esce poi in processione: in quel caso i mustacchi, tagliati alla spagnola, offrono un esempio di superiorità. Ma tant'è: Sant'Efisio, la sua Festa è anche questo, il riconoscersi, o meno, in uno dei tre simulacri che attraversano la Sardegna Meridionale nei primi giorni di maggio a ricordo di un Santo che ha segnato la storia.


Nella foto: le tre statue di Sant'Efisio. Quella sbagliata, "Sant'Efis sballiau", è la prima da sinistra. Da stampacinidoc.it.

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