Uno dei gruppi della Processione: Giorgino

Sono numerosi i gruppi che accompagnano la statua di Sant'Efisio Martire durante la processione del 15 Maggio, da Cagliari a Nora e ritorno. Uno di questi è il gruppo del villaggio dei pescatori di Giorgino, quartiere di Cagliari. I pescatori e le loro donne scortano la reliquia fino alla chiesetta del quartiere.

Un nome che non sembra nemmeno un centro abitato, ma solo un soprannome: invece a Giorgino, borgo ad ovest di Cagliari, l'indipendenza culturale nei confronti del capoluogo, è un valore che viene mantenuto vivo nonostante la vicinanza e nonostante la piccola dimensione. Anche per questo la Processione di Sant'Efisio, quella splendida dimostrazione di folclore e di passione religiosa di Cagliari e della Sardegna tutta, vede la gente di Giorgino tra i protagonisti, dopo secoli.

Sarà che gli abitanti sono pescatori, quasi tutti, perché quella era il loro quartiere con le case costruite solo per loro: gente tenace e dedita al Santo quando uscivano per mare: le preghiere a Sant'Efisio, dei pescatori e delle loro donne, hanno lasciato un singolare privilegio. 

Solo loro, i pescatori, hanno l'autorità di accompagnare il simulacro del Santo sino alla chiesetta del centro abitato: lì, viene spogliato da tutti gli ori e delle «guarnizioni», che gli erano state applicate durante l'attraversamento del centro del capoluogo, per essere rivestito con gli abiti, semplici e, se non fosse quasi una battuta, comodi, adatti ad un viaggio lungo, quello che lo porterà a Nora. 

Il gruppo di Giorgino è pronto nell'attesa del Santo, con un capogruppo, avanti a tutti e riconoscibile da una fascia rossa allacciata in vita e con gli altri componenti, vestiti principalmente con abiti dal colore bianco e il nero, colori anche loro semplici, caratteristici, a loro modo, della Sardegna. E le scarpe? Per gli uomini, niente. D'altra parte, loro erano e sono pescatori e lavoravano scalzi

Beh, le donne qualche concessione ai colori la fanno: al giubbino nero, che va portato molto aderente, fa riscontro anche una gonna larga, perché potesse essere indossata anche dalla donne incinta e da quelle sovrappeso. I colori sono blu e verde, quelli del mare, che fanno da corona al fazzolettone, nero, con sopra un altro colorato, si potrebbe dire, a piacere. Niente gioielli, la tradizione parla di gente povera, che non aveva un benessere diffuso. Uno sgarro però le donne di Giorgino lo fanno lo stesso: un bottone della camicia deve essere d'oro

Certo, il vezzo delle donne, magari non solo di Giorgino, impreziosisce ancora di più un abito, che è sì bello, ma abbastanza castigato. E le ragazze, giovani e meno giovani non se lo fanno mica ripetere: nel caldo, arrotolano la camicia in modo tale da lasciare in evidenza «uno "scollo a v" che metta in evidenza le prosperose grazie delle donne dei pescatori» come spiegano dettagliatamente dal Comune.

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