I costumi tipici sardi della Festa di Sant'Efisio

La tradizione e le influenze culturali di lunghi secoli di storia, nel vestiario tipico dei gruppi folkloristici della Sardegna, riuniti eccezionalmente per celebrare il Santo Patrono cagliaritano.

Terra ricca di storia e tradizione, la Sardegna è famosa in tutto il mondo anche per gli aspetti folcloristici, che affondano le proprie radici nel passato. Tra questi, anche la ricchezza e la varietà degli abiti tradizionali che cambiano di paese in paese.

Particolarmente elaborati, oltre a essere testimonianza della cultura locale, questi abiti sono il risultato di secoli di storia nel corso dei quali si sono susseguite le influenze delle diverse civiltà, che nel tempo hanno avuto il controllo dell'Isola: da quella romana a quella orientale, fino all'ispano-moresca. La ricchezza delle tradizioni storiche e folcloristiche sarde si esprime anche nell'elevato numero di feste che da Gennaio a Dicembre si celebrano nella regione: oltre duecento, ma solo tre di esse offrono l'occasione privilegiata di vedere riuniti insieme tutti i costumi tipici dell'Isola, tra queste, la Festa di Sant'Efisio, che riunisce i gruppi folcloristici delle otto province sarde.

Nonostante i costumi presentino molte variazioni, si possono comunque riscontrare degli elementi che si ripetono per ogni gruppo, come il copricapo a forma di sacco con gli angoli arrotondati, per gli uomini, e il fazzoletto quadrato e piegato a triangolo, per le donne: curioso, in questo caso, il fatto che il modo in cui questo viene annodato e il tessuto con cui è confezionato siano i segni distintivi del luogo di provenienza. Altro indumento presente sia per l'uomo che per la donna in tutti i centri dell'isola è sicuramente la camicia, a cui si sovrappone un corpetto, privo di decorazioni, ma sempre realizzato con tessuti pregiati, quello maschile, molto più elaborato e diversificato, quello femminile, che può presentarsi come busto a struttura rigida o morbido e aperto generalmente sul davanti, o ancora a fascia sostenuta da sottilissime spalline, arricchito da ricami, lustrini, perline, fili dorati e argentati o semplice. Insomma, un grande spettacolo folcloristico che dà vita a cromatismi estremizzati e particolarissime sovrapposizioni, attraverso cui si raccontano lunghi secoli di storia regionale e non solo…

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